Storia

Storia

S T O R I A

1947

Il Petrarca Rugby viene fondato nel 1947 da Pino Bonaiti, Lalo Santini, Gastone Munaron presso il Collegio Universitario Antonianum.

Anni ’70

Nel 1970 il Petrarca vince il primo scudetto con Memo Geremia allenatore, seguito da altri quattro consecutivi. Nella stagione 76/77 la squadra è protagonista di una rincorsa esaltante, Petrarca e Rovigo arrivano appaiate all’ultima giornata. Allo stadio Appiani accorrono 18.000 spettatori, in uno dei pomeriggi più esaltanti della storia del rugby italiano. Il Petrarca vince per 21-9. Si va allo spareggio, allo stadio Friuli di Udine. Un calcio di Boccaletto, una meta di De Anna, un altro calcio di Lazzarini regalano la vittoria ai bianconeri per 10-9, ed è scudetto. Purtroppo sulle gradinate di Udine muore un tifoso rodigino, colpito da un fulmine.

Anni ’80

Nel 1982 Memo Geremia con un gruppo di amici ha l’idea della creazione di un Centro Sportivo dedicato al rugby. Nascono gli impianti della Guizza, che oggi portano il nome di Geremia. Comprendono una decina di campi da gioco, spogliatoi, tribune, palestre, infermeria, aule e bar-ristorante. Nell’ 83/84 torna lo scudetto, con Lucio Boccaletto in panchina, e finisce con un derby, a maggio, tra Petrarca e Treviso, che consegna l’ottavo scudetto ai padovani. La Tre Pini, costola del Petrarca, conquista intanto la promozione in serie A. La stagione 84/85 segna l’inizio dell’era Munari e l’arrivo di David Campese, stella australiana ancora poco conosciuto. Munari sostituisce Boccaletto in tribuna, ed il Petrarca non solo difende con successo lo scudetto, ma getta le basi per un altro filotto di scudetti, tre consecutivi. Vittorio Munari si rivela giovanissimo, prende la squadra a 33 anni, e dimostra doti di conoscitore e di tecnico che lo proiettano al top del rugby italiano e mondiale. Dall’89, inizia un periodo più difficile, con il Petrarca costretto a lottare a metà classifica.

Anni ’90

Nell’89/90 i bianconeri sono costretti ad affrontare i play-out per evitare la retrocessione. Il 23 settembre 1989 viene inaugurato ufficialmente il Centro della Guizza da molti politici di spicco e dal presidente del Coni Gattai. Nel 1995 scompare Geremia, ispiratore ed animatore della società. Un gruppo saldissimo di suoi amici si fa carico del completamento dell’opera, intorno a Franco Valier, Pino Bonaiti e Vittorio Munari. Risalgono alle stagioni 97/98 e 98/99 le ultime finalissime scudetto, entrambe contro il Benetton. Il 6 giugno 1998 finisce 9 a 3 a Bologna: 3 piazzati di Sherrell contro un penalty del neozelandese Berry sul momentaneo 6-3. Il 29 maggio dell’anno successivo, invece, Treviso si conferma campione con un 23-14 frutto di due mete a una. Oltre a 13 punti di Pilat e Pavin per Treviso, e di 9 punti dell’estremo bianconero Rolleston.

1999-2000

Tutti hanno ancora vivo il ricordo della finale persa a Rovigo contro il Benetton per 23-14. Andrea Rinaldo è sempre presidente, Vittorio Munari, dopo due finali vissute dalla panchina, passa dietro alla scrivania e diventa il General Manager della società, indicando come suo successore alla guida tecnica l’australiano del Randwick di Sydney Michael Cheika, che arriva con ottimi propositi ma che fatica più del previsto ad inserirsi nell’ambiente bianconero. Il Petrarca, targato ancora Simac, finisce al quarto posto (6 vittorie e 4 sconfitte) la prima fase di campionato (dietro rimangono solo Mirano e Bologna), ed è condannato alla poule salvezza, nella quale arriva terzo e perde con San Donà, due volte con Rovigo, e conclude con un pareggio e una sconfitta con Calvisano. La società fa quadrato e difende il tecnico fino a fine stagione. E’ l’ultimo anno in bianconero per Mauro Bergamasco e per Andrea Moretti, chiudono un ciclo anche i vari Roberto Saetti, Paolo Vigolo, Andrea Zulian. Tra i volti nuovi Brendan Williams, australiano rivelazione del campionato, Roberto Favaro, Fabio Gomez. Gli stranieri sono i neozelandesi Brent Comis (mediano di mischia) e Denis Soper (apertura), ma non lasciano il segno.

2000-2001

Il presidente Rinaldo cambia rotta, e affida la squadra a Beppe Artuso, ex-terza linea del Petrarca e dell’Italia negli anni ’80. Cambia anche lo sponsor, che diventa e-Planet, E’ l’ultima stagione per Vittorio D’Anna, Hector De Marco, Renato De Bernardo. Corrado Covi, colonna del club, passa dalla terza linea al ruolo di D.S., ma gioca ancora qualche partita. Tra i nuovi l’estremo argentino Berberian, l’apertura samoana Ngapaku, la terza linea neozelandese Elisara, mentre Williams declina l’offerta di rinnovo e preferisce rimanere in Australia. Debutta Marco Bortolami, 18enne, arriva da Mont de Marsan (Francia) anche il trevigiano Valter Cristofoletto. La partenza è difficile, con due pesanti sconfitte contro Viadana e Roma, la prima fase finisce con un quarto posto, che equivale nuovamente alla poule salvezza. La seconda fase però è in discesa, con un primo posto frutto di nove vittorie e una sola sconfitta, e con il miglior attacco e la migliore difesa. La soddisfazione comunque viene dalla conquista della Coppa Italia, in finale a Rovigo conto il Gran Parma (27-11).

2001-2002

Confermato Artuso, si apre il triennio di sponsorizzazione dell’APS, l’azienda municipalizzata dei servizi pubblici, e si fanno spazio due giovani del vivaio. Si conferma Marco Bortolami, con 19 presenze su 20 gare giocate, e si mette in evidenza Mirco Bergamasco (16 presenze, 4 mete). Torna Brendan Williams, arrivano Sebastian Francesio, trequarti italoargentino da Viadana, la terza linea franco-ivoriana Hervè Mazzocco (oggi ingegnere alla Nasa) e il mediano scozzese Patterson. Confermati Ngapaku (184 punti) ed Elisara. La stagione dà soddisfazioni, la regular season si chiude con 13 vittorie, un pareggio e 4 sconfitte, e un secondo posto ad un solo punto dall’Arix Viadana, e davanti a Calvisano e Benetton. Sfortunate le due semifinali contro Calvisano, concluse con identico punteggio: 18-21.

2002-2003

E’ l’ultima stagione del presidente Rinaldo, la settima. Viene eletto capitano Rocco Salvan, nato e cresciuto a Rovigo. Mirco Bergamasco gioca tutte le partite, torna Federico Dalla Nora e debuttano i giovani Alessandro Chillon e Bruno Doglioli. Da Mirano e San Donà arrivano Bortolato e Bortolusso, e poi il trevigiano Travagli, il fiorentino Ferraro, il sudafricano Laufs e il nazionale argentino Soler. A campionato appena iniziato si interrompe il rapporto con Elisara, che gioca 5 partite e poi viene messo fuori rosa. Al suo posto arriva dopo Natale Fitisemanu; Ngapaku gioca con alti e bassi la sua ultima stagione padovana. Cristofoletto appende le scarpe al chiodo e diventa allenatore dell’Under 21, vincendo lo scudetto di categoria, Brendan Williams accetta l’offerta del Benetton e cambia maglia. Ma per la prima volta c’è un avvicendamento anche in panchina. Il 31 dicembre si dimette l’allenatore Beppe Artuso, che per il bene della società, visti i risultati non brillanti, lascia spazio al suo vice, l’italo-argentino Rodolfo Ambrosio, che guida la squadra al quarto posto e quindi alle semifinali. Ancora contro il Ghial Calvisano, ancora con due sconfitte: 16-13 all’andata, 31-10 la domenica successiva in Lombardia.

STAGIONI RECENTI

A 24 anni di distanza dal suo ultimo scudetto, nella stagione 2010-11 il Petrarca si laureò campione d’Italia per la dodicesima volta, battendo 18-14 in finale il Rovigo al Battaglini. Nei tre campionati successivi, il Petrarca terminò la stagione regolare al quinto posto, restando fuori dai play-off dopo un serrato testa a testa con Rovigo e Mogliano nelle prime due occasioni, e con Mogliano e Viadana nel campionato 2013-14. I padovani tornarono a disputare i play-off nel campionato 2015-16 e in quello 2016-17, venendo sconfitti rispettivamente in entrambi gli incontri di semifinale dal Calvisano e dal Rovigo. A vent’anni di distanza dall’ultima volta, il Petrarca torna a concludere al primo posto la regular season nel campionato 2017-18, vincendo lo scudetto dopo aver battuto in semifinale le Fiamme Oro Roma ed in finale i campioni uscenti del Calvisano. Nel Campionato 2017-18 dopo una travolgente stagione, sotto la guida del Coach Andrea Marcato, torna a vincere il campionato italiano, conquistando il 13º scudetto.
Quattro anni dopo, nella stagione 2017-18, sempre sotto la guida del Coach Andrea Marcato, il Petrarca conquista prima la Coppa Italia vincendo in finale contro le Fiamme Oro e poi il 14º scudetto, Battendo Rovigo allo Stadio Lanfranchi di Parma per 19 a 6.

P A L M A R E S

I nostri successi dal 1947 ad oggi

Palmares

14 scudetti

1969 – 1970 | 1970 – 1971 | 1971 – 1972 | 1972 – 1973 | 1973 – 1974 | 1976 – 1977 | 1979 – 1980 | 1983 – 1984 | 1984 – 1985 | 1985 – 1986 | 1986 – 1987 | 2010 – 2011 | 2017 – 2018 | 2021 – 2022

3 coppe italia

1981 – 1982 | 2000 – 2001 | 2021 – 2022

36 TITOLI GIOVANILI

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